giovedì 24 maggio 2007

Considerazioni sulla vita

Queto post si pone l'obiettivo,
attraverso approssimazioni successive,
di definire e chiarire alcuni aspetti
della vita dal punto di vista chimico-fisico-biologico.
Niente male eh? :D

Lo organizzo in capitoli in modo
che non sia eccessivamente pesante da leggere.

Come si passa da atomi in costante collisione tra loro
a sistemi altamente complessi in grado di riprodursi,
dai batteri alle balene?

Anche i cristalli a pensarci bene, lo fanno.
Si organizzano in strutture ordinate
che si moltiplicano nello spazio,
in qualche modo "crescono".

Cos'ha di tanto diverso la "vita" allora?
Filippo mi chiederebbe una definizione a questo punto :)
Essa è uno stato particolare della materia,
a bassa entropia (dal momento che è ordinato),
organizzato secondo un progetto auto-codificato
che gli permette di riprodursi.

[Perchè riprodursi? Non lo so.
Per accelerare la morte entropica dell'Universo forse?
In un certo senso la "vita" dà una mano a sprecare energia;
noi umani dovremmo saperne qualcosa!]

9 commenti:

Unknown ha detto...

Sono troppo ignorante e potrei ripetere una cosa che hai già detto ma la vita potrebbe essere una condizione energetica (un fuoco intelligente)che esplode,vive e si spegne lentamente, facendo danni all'ambiente nel nostro caso. Questa forma energetica, da zona a zona dell'universo, si sviluppa gradatamente a seconda di quanta energia riesce ad assorbire dall'ambiente circostante.
Ma Jose normale avrebbe sinteticamente risposto: Boh!

il Bruco ha detto...

La cosa bella è che noi siamo delle "centrali" di energia!
e quindi anche se dovessimo morire, la nostra energia rimarra nello spazio...
di certo non creiamo energia dal nulla...ma non facciamo altro che trasformarla in continuazione!
lo sapevate che il nostro cuore pulsando crea un campo magnetico...
cavolo!
siamo un ammasso di protoni e neutroni che ci forniscono la massa! siamo delle macchine elettromagnetiche straordinarie!
non è eccezionale?

Anonimo ha detto...

Buongiò... se ti va spiega un po' quel fatto che noi sprigioniamo energia e così facendo "restiamo" nella storia e se qualcuno con una macchina del tempo (che esiste, spiega pure questo.. anzi vai con i post a profusione!) tornasse indietro potrebbe veder le gesta umane passate, cosa che io non ho capito (o presumo di aver capito sinteticamente) ma che so che esiste e questo mi consola molto.

La morte prima non c'era.. i batteri continuavano a riprodursi. La natura disse: basta... qua se vogliamo evolverci dobbiamo morire... Inventò la morte, ma la inventò bene: trasaformazione e nutrimnto per altri organismi!
Seppellitemi sotto terra oppure inceneritemi e spargetemi in un campo.. il resto lo farà la natura.
Forse era meglio restare incoscienti batteri... forse era meglio restare incoscienti e basta!

Ma che.. non sia mai! va be' basta.

Scusa off topic con la pala... ma il post è troppo ad alto livello per me.

il Bruco ha detto...

Basta pensare che la nostra voce che esce dalla bocca è energia...poi noi siamo dei "termosifoni" viventi=altra energia...ognuno di noi ha un proprio campo di energia...ora non mi ricordo bene come si dice in termine tecnico.
"energia di fondo"?
bo
cmq questa energia rimane per sempre in giro...e volendo si potrebbe rilevarla con degli strumenti...
avete sentito parlare di "cronovisore"?
eheh ci farò un bel postacchione!

Anonimo ha detto...

Ottimo il buongiorgio...

Comunque sì, al principio la morte naturale non esisteva; si moriva per incidente, per morte "violenta".. eh eh, vale a dire che si veniva conquistati e ammazzati da altri batteri.
Poi la Natura ha pensato alla morte... e il processo è stato pensato per altruismo: leviamoci di mezzo altrimenti non c'è posto per le generazioni future. (tratto da Super Quark)
La morte sotto questo aspetto fa anche meno paura... muoio quasi volentieri.

La vita animale-umana, diciamo filosoficamente, è avere coscienza di sè... prima di questo evento (che non coincide sempre con la nascita; nascita intesa non come concepimento, ma come venuta al mondo... dopo il parto in pratica) e dopo la sua scomparsa (che non coincide sempre con la morte)... dicevo prima e dopo siamo solo dei vegetali (forse più sacri e più qualcos'altro, ma comunque dei vegetali).
In merito ai vegetali, la vita è... è un po' più complesso perchè non si hanno testimonianze (se non per mezzo di gnomi, folletti), ma la vita per un vegetale è il suo fine e la possibilità di perseguirlo senza agenti esterni che lo disturbino...
Anche per uomini e animali il fine ha qualche rilevanza, ma questi due sono vittime del dolore, i primi no.. e questo fa la differenza. Anche se si dice che i vegetali soffrano.. ma è da convalidare, da verificare.

Chimicamente la vita può essere paragonata ad una azienda che produce qualcosa... mancano gli operai e si chiude, manca la materia prima e si chiude; si assenta il capo cantiere e funziona male, e poi si chiude... a un certo punto fallirà (tutte le attività chiudono, bar esclusi) e le forze esterne andranno a lavorare altrove... mo' trovatevi le giuste metafore.

Va be' basta... eh eh.
C'entrava tutto questo qualcosa col post? va be'...

Marco tartaruga ha detto...

si è vero la vita non va sprecata...mai

Unknown ha detto...

cmq dobbiamo pensare a un bloggazzo che raccolga post e discussioni fatte sui singoli blog...

Gneo Pompeo ha detto...

WOW.

Fa piacere stimolare la discussione senza neanche parlare ih ih ih.

Credo di aver capito, ma potresti chiarirmi il concetto di "bassa entropia"?

Il mio contributo: gli esseri umani come "Sistemi Autopoeitici":

Da l'Ecologia del Se di C.M.Del Miglio:

"l' autopiesi è quell'organizzazione che computa la propria organizzazione, e pertanto si tratta di un concetto che richiede una chiusura sistemica.[..] i sistemi autopoietici sono termodinamicamente aperti, ma organizzativamente chiusi.[..L'apertura si riferisce all'aspetto termodinamico e definisce gli scambi del sistema con l'ambiente, cioè la capacità di trarre da esso nutrimento energetico; la chiusura si riferisce all'organizzazione circolare, ciclica, del sistema, cioè all'insieme di relazioni che costituiscono l'identità di un sistema.La chiusura non è comunque isolamento[..] si riferisce al fatto che il risultato di un'operazione cade ancora entro i confini del sistema stesso.

Chiaro no?!

ciliegio esterno ha detto...

L'entropia è una funzione matematica
che rappresenta il grado di disordine di un sistema
(per noi comuni mortali).
Un pò più nello specifico,
ha a che fare con il calore disperso da un sistema (credo)
[buongiò, dicci tu].

Un sistema "ordinato" quindi ha bassa entropia;
un solido cristallino ha un'entropia più bassa rispetto
al suo corrispettivo stato aeriforme.

Un sistema ordinato è tale poichè possiede
il "programma" che gli dice di essere in un certo modo,
e questo programma costa, a livello termodinamico.

Un cristallo ha l'informazione codificata dai legami chimici che forma,
mentre nei sistemi viventi è il DNA (che alla fine è una molecola).