giovedì 3 maggio 2007

La preghiera di Paul Muad'dib

La saga di Dune di Frank Herbert ha di certo entusiasmato gli accaniti divoratori di romanzi di fantascienza. A parte tutto quello che sto leggendo su internet riguardo ipotetici rimandi ad una concezione politica conservatrice dell'autore, voglio riportare una delle cose che più mi ha colpito durante la lettura (oltre le geniali invenzioni narrative e tecnologiche).

Non devo aver paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sè l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.

I must not fear. Fear is the mind-killer. Fear is the little-death that brings total obliteration. I will face my fear. I will permit it to pass over me and through me. And when it has gone past I will turn the inner eye to see its path. Where the fear has gone there will be nothing. Only I will remain.

Inutile suggerire le mille occasioni in cui può essere utile.

8 commenti:

il Bruco ha detto...

cacchio! devo vederlo Dune!

potevi tradurlo però!
che te possino
simone

Anonimo ha detto...

Sì infatti...

si apprezza l'originalità del tema e del testo fedelmente riportato, ma una traduzione non guasta...

Alla prossima.

ciliegio esterno ha detto...

il film puoi anche non vederlo, sec me. l'ho messa come nel libro in italiano, leggete!

credo che jodorowsky si sia espresso sul fatto di come sia impossibile fare un film su dune.
Anche se hanno fatto una serie tv.
E se lo facessero al cinema, sto già lì!

Marco tartaruga ha detto...

mi ricordo 'st'estate su msn quando me ne parlavi. Ho sempre trovato il tutto interessante.
Non sapevo ke ci fosse un film

Anonimo ha detto...

Trovo abbastanza stupida la frase iniziale: "non devo aver paura".

La paura è naturale ed è normale che soprassalga; il coraggio non è non aver paura, ma razionalizzare la paura, non perdere la testa a causa sua.
Queste cose le ha ben espresse, in un dialogo registrato, Rigoni Stern, reduce dalla II guerra mondiale... in particolare la campagna di russia.

Ovviamente, leggendola mi viene in mente il mio turno durante l'esame.. il momento prima di sedermi di fronte gli occhi del professore... sigh! tempus volat!!!

Alla prossima.

il Bruco ha detto...

cmq bravo Davide!
non so se la cosa è pensata...
ma scrivere dei brevi post...fa venire voglia di leggerli...tanto è corto!eheh
:)

Marco tartaruga ha detto...

si gradirebbe un nuovo post.
grazie

Marco tartaruga ha detto...

ops dimenticavo...
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